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Inarch e INBAR il 28 ottobre conversazioni di architettura in Sicilia EVENTI FORMATIVI

 28/10/2022   17:00-20:00

Conversazioni di Architettura in SiciliaGiovanni Vaccarini conversa con Valentina Radi 28 ottobre 2022 ore 17.00 CHIESA SANTA MARIA ALEMANNAvia Santa [...]

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Inarch e INBAR il 28 ottobre conversazioni di architettura in Sicilia EVENTI FORMATIVI
Inarch e INBAR il 28 ottobre conversazioni di architettura in Sicilia EVENTI FORMATIVI

Descrizione evento

Conversazioni di Architettura in Sicilia
Giovanni Vaccarini conversa con Valentina Radi

28 ottobre 2022 ore 17.00

CHIESA SANTA MARIA ALEMANNA
via Santa Maria Alemanna 48, Messina

IN/ARCH Sicilia Inarch con Istituto Nazionale di Architettura Ordine degli Architetti di Messina Fondazione Architetti nel Mediterraneo – Messina Istituto Nazionale di Bioarchitettura Consulta Ordini Ingegneri Sicilia Consulta degli Architetti PPC di Sicilia

Giovanni Vaccarini architetti _ SINCRETICA srl e’ un gruppo di progettazione e design che pone al centro del proprio lavoro la qualità del progetto; qualità intesa in tutte le sue possibili declinazioni: qualità architettonica, capacità di gestione integrata delle commesse, comunicazione, soddisfazione del committente. Il gruppo nel febbraio 2005 ha ottenuto la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001/2000 per “progettazione architettonica e direzione lavori nei settori delle costruzioni e dell’urbanistica” (settore EA:34 certificato n. IT05/0193) La società iscritta nel registro delle società di progettazione dell’autorità di vigilanza sui lavori pubblici del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Arch. Giovanni Vaccarini iscritto all’ordine degli Architetti della provincia di Teramo al n. 367 dal 16 Marzo 1995.

Pensare con le mani, il progetto di architettura che si muove e si sviluppa attraverso la complessità, i territori e la materia.
L’ArchiTALKS dello studio Giovanni Vaccarini a Pescara affronta questi temi partendo dal paesaggio intimo e quotidiano, quello dell’Adriatico, per snodarsi lungo le questioni del progetto: il rapporto con l’imperfezione della città, il dialogo dell’architettura con il contesto e con un paesaggio “sensibile”.
Metodi e strumenti che emergono con la pratica dello studio, un laboratorio di “artigiani digitali” che lavorano con la materia, la superficie e la tessitura. Ambiente e tempo come ingredienti fondamentali che prendono forma nelle opere e nel costruito, riconversioni e “agritettura”.
Il progetto che parte da moltitudine di aspetti, non solo architettonici: suolo e ideogrammapaesaggio e architettura spontaneasinapsi e infrastrutture, materia e cantiere, ascoltare e vedere.
Un processo che procede per avvicinamenti successivi, empirici, traduzioni e verifiche, ascolti e visioni. Partendo dall’ideogramma, passando alla trasposizione in misura, ragionando sul contesto e sulla distribuzione, lavorando sulla superficie e sullo spessore, la materia che diventa materiale, il cantiere che prende forma.

Progetti di rigenerazione ambientale, come quello per lo stabilimento ex Eridania o per la Société Privée de Gérance (SPG).
Nel primo caso, Powerbarn, si tratta di un’opera di riqualificazione e rinaturalizzazione, riconvertendo uno stabilimento industriale in un sito di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Disegnando i bordi e progettando una nuova pelle che scompone il manufatto, camuffandolo con la tecnica del razzle-dazzle e dialogando con i segni del paesaggio circostante.
Nel caso di SPG la rigenerazione è urbana, un pezzo di città che prende nuova forma attraverso una tessitura diversa, una soluzione “energetica” e “cinetica”. Lamelle in vetro serigrafato che costituiscono l’ultimo strato della nuova pelle dell’edificio a uffici, una tessitura in grado di captare e schermareinquadrare il paesaggio e proteggere. Un caso simile al progetto per l’Ex Arena Braga, dove sempre con il vetro, l’edificio polifunzionale si apre alla vista con un movimento plastico della sua facciata, scaglie direzionate verso il mare.
Materia da intendersi anche come suolo, vero e proprio elemento di progetto in molte delle realizzazioni dello studio Giovanni Vaccarini Architetti, come nel caso di “CRATERRE”, lo stadio di Montpellier, o per la “Pescara Arena”. Qui la terra, il suolo, sono elemento fisico che struttura il progetto, nelle forme e nel funzionamento, nell’uso previsto e in quello futuro.
Progetti dell’abitare, come “Casa L” o “C+V”, dove si possono leggere la ricerca e i riferimenti, i dispositivi architettonici e il legame con il contesto, il territorio. Un legame che prende forma nella conclusione dell’ArchiTALKS, attraverso una riflessione sul futuro, una proposta di un rinnovato rapporto tra uomo e ambiente, prendendo le mosse dalla capacità di adattamento, di resilienza, dell’architettura e della città.

Ultimo aggiornamento

28 Ottobre 2022 11:41